27 settembre 2024 ARCO

La doppia materialità: vantaggi e sfide

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Nella normativa che spinge le aziende a mettere a disposizione consumatori, investitori e regolatori maggiori informazioni su come affrontano le sfide globali, la doppia materialità ha un ruolo molto importante. La rendicontazione di sostenibilità è uno strumento sempre più strategico per le imprese in quanto permette di raccontare in maniera trasparente l’impegno nel gestire gli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG).  All’interno di questa cornice, la doppia materialità riflette la necessità di una visione completa che comprenda non solo i rischi e le opportunità legati ai fattori ESG che possono influenzare l’impresa, ma anche come l’impresa stessa contribuisce a determinare questi fattori.

Cos’è la doppia materialità?

Introdotta formalmente con l’aggiornamento della Non-Financial Reporting Directive (NFRD) e successivamente ampliata dalla Corporate Sustainability Reporting Directive( CSRD), la doppia materialità obbliga le aziende a considerare due prospettive distinte e interconnesse nell’analisi delle loro attività:

  1. Materialità finanziaria (outside-in): valuta come elementi esterni legati ai fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) influenzano la performance finanziaria e operativa dell’azienda, costituendo rischi o opportunità per la sua attività. Un esempio è quello dei cambiamenti climatici che possono rappresentare un rischio materiale per un’azienda, con impatti sulle catene di fornitura, sui costi operativi e sulla conformità normativa.
  2. Materialità di impatto (inside-out): analizza gli effetti generati dalle attività aziendali sull’ambiente e la società. L’analisi di materialità di impatto prende in considerazione aspetti come, ad esempio, le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti, l’uso delle risorse naturali, le condizioni di lavoro e il rispetto dei diritti umani.

Un esempio di doppia materialità

Per fare un esempio di applicazione del principio di doppia materialità prendiamo in considerazione il tema del “cambiamento climatico”, uno dei più rilevanti e urgenti per le aziende, dal momento che ha effetti diretti e indiretti sia sulle loro operazioni sia sull’ambiente e la società.

Svolgere un’analisi di doppia materialità delle attività di un’impresa può far emergere il cambiamento climatico da una parte come un rischio materiale per l’azienda e il suo operato, con effetti significativi sulle sue performance finanziarie e un incremento dei rischi con cui l’impresa deve confrontarsi, mentre dall’altra come un elemento su cui l’impresa stessa agisce, generando impatti sull’ambiente e la società.

Le imprese che adottano pratiche sostenibili, riducendo le emissioni e migliorando l’efficienza energetica non solo proteggono le proprie operazioni da alcuni rischi climatici, ma contribuiscono anche alla mitigazione del cambiamento climatico in sé. Il tema del cambiamento climatico rappresenta quindi in questo caso un elemento materiale sia dal punto di vista della materialità finanziaria (outside-in) sia per la materialità di impatto (inside-out).

 

Vantaggi e sfide

La doppia materialità è cruciale non solo per soddisfare i requisiti normativi, ma anche per migliorare la strategia aziendale e il coinvolgimento degli stakeholder (link ad articolo: gli stakeholder nel Bilancio di Sostenibilità). Investitori e clienti, infatti, cercano sempre più trasparenza e chiarezza su come le imprese gestiscono i rischi e le opportunità legati ai fattori ESG. Integrare la doppia materialità nelle operazioni aziendali consente di migliorare la capacità di gestire i rischi a lungo termine, di identificare opportunità di miglioramento e di rafforzare la reputazione dell’azienda.

Un ulteriore vantaggio della doppia materialità è il contributo che può fornire nel promuovere una cultura aziendale sostenibile: le imprese che adottano un approccio trasparente e orientato all’impatto sociale e ambientale tendono a migliorare la fiducia da parte degli stakeholder esterni, come i consumatori e le comunità locali.

Tuttavia, l’analisi di doppia materialità pone anche alcune sfide. La complessità della misurazione dei fattori ESG e dei loro impatti richiede, infatti, strumenti avanzati e dati precisi, che non sono sempre facilmente disponibili e che comportano un investimento da parte delle aziende in sistemi di raccolta dati più sofisticati e affidabili. Inoltre, per gestire questi processi serve acquisire nuove competenze, formando il personale o assumendo esperti nel settore della sostenibilità. Questo cambiamento richiede tempo e risorse, nonché una trasformazione culturale interna per orientare l’azienda verso obiettivi sostenibili e a lungo termine.

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