La sfida per la valutazione dell’occupabilità delle persone con disabilità consiste nell’implementare un approccio realmente incentrato sulla persona, che tenga conto non solo delle menomazioni, delle limitazioni funzionali e delle barriere ambientali, ma anche delle capacità, dei valori, delle aspirazioni e dell’agency. L’Unità di Sviluppo Inclusivo ha affrontato questa sfida per lo sviluppo e nell’implementazione di VINIL (Valutazione Integrata per l’Inclusione Lavorativa), uno strumento basato sul linguaggio ICF e il Capability Approach per la valutazione dell’occupabilità delle persone con disabilità. Nella loro pubblicazione più recente, “Bridging the Disability Gap in Employment: Insights from an Employability Assessment Tool based on the ICF and the Capability Approach” (Journal of Human Development Capabilities, 2025) Caterina Arciprete e Federico Ciani discutono i risultati e le implicazioni di policy dell’implementazione di questo strumento.
VINIL è stato sviluppato nell’ambito del programma “Servizi di supporto per favorire l’accesso al lavoro delle persone con disabilità e/o in condizione di vulnerabilità” gestito dalla Regione Toscana in collaborazione con i le Società della Salute e i servizi sociali toscani, insieme alle organizzazioni non profit del territorio.
Il programma mirava a promuovere il diritto al lavoro delle persone con disabilità attraverso modelli di assistenza incentrati sulla persona ed è stato attuato da un consorzio di attori pubblici e non profit, tra cui ARCO, che ha guidato lo sviluppo della metodologia di valutazione dell’occupabilità.
Lo sviluppo di VINIL si basa su due metodologie principali: la Classificazione Internazionale dei Funzionamenti , della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health -ICF) e il Capability Approach.
L’ICF offre un linguaggio standardizzato per descrivere la condizione di disabilità, ma se utilizzato in modo isolato rischia di trascurare le aspirazioni personali e l’agency dei soggetti coinvolti. Al contrario, il Capability Approach mette al centro le libertà e le capacità individuali, ma manca di una struttura operativa che ne consenta una facile applicazione nella pratica valutativa. L’integrazione di questi due quadri ha permesso a VINIL di adottare un approccio più centrato sulla persona nella valutazione dell’occupabilità.
VINIL è stato concepito come un processo dinamico e iterativo, in cui valutazione e inserimento lavorativo si influenzano reciprocamente. Questa relazione bidirezionale consente di affinare progressivamente il percorso di inserimento, riducendo il divario tra aspettative e risultati e garantendo un accompagnamento più coerente e personalizzato.
A livello aggregato, lo strumento fornisce ai responsabili politici preziosi dati demografici e occupazionali, consentendo una pianificazione regionale e un’allocazione delle risorse più informata. A livello micro, VINIL si è rivelato utile agli operatori sociali per migliorare la qualità dell’assistenza individuale.
Integrando l’ICF e il Capability Approach, lo strumento offre una comprensione più articolata dell’occupabilità, intesa non più come una misura statica della preparazione al lavoro, ma come un’interazione dinamica tra capacità personali, fattori ambientali e aspirazioni individuali. La possibilità di rivedere e adattare nel tempo i piani di sostegno rafforza ulteriormente l’approccio centrato sulla persona, assicurando che gli interventi rimangano coerenti con l’evoluzione degli obiettivi individuali e dei contesti di vita.
Dal punto di vista politico, questo approccio rappresenta un’opportunità strategica per innovare l’erogazione dei servizi, promuovendo politiche più integrate e reattive, in grado di affrontare le barriere strutturali che le persone con disabilità incontrano quotidianamente. Strumenti come VINIL possono innescare cambiamenti sistemici, contribuendo a una maggiore equità e personalizzazione nelle politiche del lavoro e dell’inclusione.
Il processo di co-progettazione partecipativa ha avuto un ruolo decisivo nell’aumentare l’accettabilità e l’usabilità dello strumento, evitando il rischio di soluzioni “calate dall’alto” spesso vissute come mere formalità burocratiche. Coinvolgendo fin dall’inizio operatori sociali e organizzazioni di persone con disabilità, VINIL ha favorito un forte senso di appartenenza, facilitando una messa in opera più efficace e condivisa.
Infine, grazie a valutazioni standardizzate e indicatori oggettivi, VINIL migliora la trasparenza e rafforza i meccanismi di feedback, offrendo una visione più chiara sia ai professionisti che ai beneficiari del percorso.
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