L’Outcome harvesting è una metodologia di valutazione che permette di prendere in considerazione i risultati previsti e non previsti, positivi e negativi generati da un intervento nei beneficiari e nei principali stakeholder. Invece di indagare quali obiettivi sono stati raggiunti tra quelli pianificati, questa metodologia punta a raccogliere le prove dei risultati definiti come cambiamenti nel comportamento, nelle pratiche, nelle relazioni e nelle azioni degli attori influenzati da un agente di cambiamento. In altre parole, l’Outcome Harvesting mira a generare risposte su cosa è stato raggiunto e come è stato raggiunto.
Il riferimento principale sull’outcome harvesting è la pubblicazione di Ricardo Wilson-Grau e Heather Britt “Outcome Harvesting” (Ford Foundation, 2013) scritta con l’intenzione di consentire a valutatori, grant maker e manager di identificare, formulare, verificare e dare senso ai risultati. Come spiegano gli autori, l’Outcome Harvesting permette di analizzare i risultati di un progetto da diverse prospettive. In particolare, permette di affrontare la domanda chiave di un intervento; identificare, formulare, analizzare e interpretare i risultati previsti e non previsti; sviluppare una comprensione approfondita del processo dei cambiamenti innescati dall’intervento; determinare il contributo del progetto ai risultati e stimare l’importanza dei risultati.
La metodologia è anche utile per testare la validità della Teoria del Cambiamento del progetto aprendo la “scatola nera” del percorso verso i cambiamenti e per identificare e analizzare i principali ostacoli all’implementazione del progetto. Quest’ultimo aspetto può inoltre aiutare a formulare le raccomandazioni per migliorare l’implementazione di progetti futuri.