La promozione della governance partecipativa: il disegno politico
All’indomani della riforma costituzionale del 2016, la Repubblica Popolare di Algeria, attraverso l’impegno del Ministero degli Interni e della Pianificazione Territoriale (MICLAT), ha iniziato a sperimentare forme di democrazia partecipativa tramite il lancio del programma CapDeL. La Commissione Europea e UNDP sono gli altri partner dell’iniziativa.
L’obiettivo del progetto è il rafforzamento delle capacità degli attori dello sviluppo locale, ovvero eletti ed elette, quadri tecnici delle municipalità, attori economici, organizzazioni della società civile, in modo che possano partecipare attivamente a processi di governance partecipativa e di pianificazione strategica.
Otto i comuni pilota coinvolti nel programma che identificherà un metodo di lavoro da estendere poi su tutto il territorio. Quattro sono i suoi goal finali:
- • Rafforzamento della pianificazione strategica a livello comunitario
- • Coinvolgimento degli attori locali in uno sviluppo del territorio basato sulla gestione partecipativa
- • Modernizzazione e semplificazione dei servizi amministrativi a livello comunale
- • Miglioramento della gestione dei rischi a livello comunale
La formazione: percorsi, metodologia e finalità
Il programma è articolato in varie componenti, tra le quali spicca quella della formazione. Il nostro contributo, in particolare di Federico Ciani, Caterina Arciprete e Marta Russo, si è concentrato sullo sviluppo del piano di formazione, in continuo scambio con MICLAT, e nella successiva preparazione di materiali formativi ad hoc, calibrati in relazione alle esigenze richieste dal contesto.
Il piano di formazione del progetto CapDeL prevede un percorso targetizzato per gli attori istituzionali, uno per le organizzazioni della società civile e dei momenti di approfondimento per le donne elette. La metodologia combina approccio teorico e esperienza pratica, adottando, soprattutto per la formazione degli attori locali, il metodo del “learning by doing”.
Per quanto riguarda i materiali formativi, sono stati elaborati sia manuali rivolti ai formatori, che comprendono cenni teorici, sia materiale didattico accessibile e di immediato utilizzo, adattato alle competenze dei diversi attori locali.
Il percorso formativo presenta un approccio integrato allo sviluppo locale, che ne comprende la dimensione sociale, economica, culturale, ambientale e urbanistica. I corsi di formazione sono finalizzati a migliorare:
- • i processi di consultazione e di governance partecipativa locali
- • l’inclusione nel processo decisionale di diverse dimensioni dello sviluppo locale
- • la costruzione di politiche pubbliche locali inclusive e sostenibili;
- • equilibrio territoriale, urbano rurale e tra quartieri
In seguito alla fase di elaborazione dei piani e preparazione dei materiali si è aperta la fase di training, tutt’ora in corso. I Ricercatori sono impegnati nella formazione e assistenza di un’équipe di trainer algerini che formerà a sua volta gli attori locali.
Un focus sulle donne elette
Il percorso di formazione di CapDeL ha previsto momenti di approfondimento dedicati alle donne elette. Con la finalità di conferire alle donne un ruolo guida nel dialogo tra società civile e funzionari, il percorso di formazione include anche attività di rafforzamento delle capacità di lettura dei processi di sviluppo locale e di formulazione di proposte di pianificazione strategica.
Il percorso si concentra anche sulle tecniche di comunicazione e facilitazione del dialogo con le organizzazioni della società civile, sulla rilevazione dei bisogni delle donne e dei giovani, sull’identificazione di opportunità economiche e sul design dei servizi.
In foto le nostre colleghe formatrici algerine mentre tengono un corso su governance partecipativa e approccio di genere rivolto a 30 donne elette, dopo aver seguito il corso su pianificazione inclusiva di Caterina.