Wednesday July 20th, 2022 ARCO

5 consigli per scrivere un Bilancio Sociale efficace

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Il Bilancio Sociale è uno strumento di accountability che consiste nella rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un ente. Tutti i soggetti interessati possono trovare nel Bilancio Sociale di un ente un’informativa strutturata e puntuale, non ottenibile a mezzo delle sole informazioni economiche contenute nel bilancio di esercizio.

Perché scrivere il proprio Bilancio Sociale? Innanzitutto perché dal 2021 è diventato obbligatorio per alcuni enti del Terzo Settore. Ma anche perché grazie al Bilancio Sociale un ente può raccontare e comunicare la sua identità, i suoi valori e il lavoro svolto sul territorio o nella comunità di riferimento. Ecco dunque qualche consiglio per rendere questo esercizio non solo un adempimento burocratico ma un vero e proprio percorso strategico.

Come si scrive un Bilancio Sociale efficace?

Rispondere a questa domanda è particolarmente importante per gli Enti del Terzo Settore, i Centri di Servizio per il Volontariato, le imprese sociali e i gruppi di imprese sociali. A partire dal 2021, infatti, per tutti questi enti entrerà in vigore l’obbligo di deposito e pubblicazione, anche sul sito internet, del Bilancio Sociale.

Scrivere un Bilancio Sociale efficace significa, dunque, redigere un documento che rappresenti l’identità dell’ente, racconti i suoi obiettivi e i suoi risultati, dia voce agli stakeholder. Questa operazione costituisce l’occasione per compiere un percorso, per ragionare in chiave strategica sulle attività di un ente, comunicare le performance e gli obiettivi da raggiungere. ARCO infatti propone servizi e percorsi personalizzabili di accompagnamento alla redazione del Bilancio Sociale capaci di includere i punti di vista di tutti gli stakeholder, le istituzioni e i collaboratori che quotidianamente lavorano con un ente.

Quali sono le informazioni necessarie ?

Le Linee Guida stabiliscono e indicano quali informazioni sono necessarie alla redazione del Bilancio. Tra queste si trovano:  la metodologia utilizzata, l’ente di riferimento, la governance, il personale, gli obiettivi e le attività, la situazione economica finanziaria e altre informazioni rilevanti.

Per rendere il Bilancio Sociale uno strumento di comunicazione trasparente delle azioni, delle strategie e dei risultati raggiunti si consiglia di seguire alcune buone pratiche. Ecco 5 consigli per tutti coloro che si apprestano a redigere per la prima volta il proprio Bilancio Sociale.

  1. La raccolta dati
    Il punto di partenza fondamentale è la raccolta dei dati relativi all’anno di attività di riferimento all’interno del Bilancio Sociale. Sono importanti i dati sul personale, sulla situazione economico-finanziaria, sugli obiettivi e sulle attività svolte. Grazie a queste informazioni si inizia a costruire il quadro di riferimento e si parte da basi solide per raccontare la vita dell’ente.

  2. Il coinvolgimento degli stakeholder
    Gli stakeholder, quegli interni che quegli esterni, sono il cuore del Bilancio Sociale. Coinvolgerli, attraverso metodi partecipativi o di stakeholder engagement, permette di comprendere la rilevanza delle informazioni da inserire all’interno del documento.

  3. Adattare gli strumenti alla modalità virtuale
    L’emergenza sanitaria ha messo in luce la necessità di ri-adattare alcuni strumenti, pensandoli in un’alternativa virtuale. In particolare, i Focus Group, metodo partecipativo per il coinvolgimento degli stakeholder, possono diventare delle Virtual Focus Group Discussion (VFGD) da svolgere tramite piattaforme di video conferenza. Così anche le interviste con gli stakeholder, che normalmente avvengono in presenza, possono essere condotte tramite Zoom o altre piattaforme digitali. Un adeguamento necessario per non rinunciare all’approccio partecipativo che caratterizza il percorso di rendicontazione sociale.

  4. Elaborare il dissenso
    Il Bilancio Sociale funziona come uno specchio dell’ente, poiché contribuisce a fornire una base concreta e fattuale per analizzare il proprio operato. Uno dei punti del processo di rendicontazione sociale riguarda, proprio, l’elaborazione del dissenso. Gli stakeholder devono essere incoraggiati ad esprimere la loro opinione circa l’attività e le politiche dell’ente. Il Bilancio Sociale ha, infatti, un’importante funzione strategica: permette di analizzare la dimensione strategico – organizzativa dell’ente per valutarne l’efficienza ed eventualmente ripensarne la struttura e l’utilizzo delle risorse in rapporto agli obiettivi raggiunti per aumentarne l’impatto. Questo è possibile indagando sulle motivazioni che stanno alla base delle opinioni degli stakeholder e analizzando con chiarezza e trasparenza i processi interni.

  5. Curare l’impaginazione grafica
    Dopo aver raccolto i dati, coinvolto gli stakeholder, elaborato le informazioni e terminato la redazione del Bilancio Sociale, è importante curare la strategia di comunciazione. Il Bilancio è uno strumento di comunicazione ed è quindi particolarmente consigliato prestare attenzione agli aspetti grafici e visuali. Il documento, oltre ad essere puntuale e completo, consentirà di accedere facilmente alle informazioni e racconterà, tramite le immagini e le scelte grafiche, l’identità dell’ente.

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