In un momento in cui l’emergenza sanitaria ha acuito le disuguaglianze e le fragilità dei giovani e delle loro famiglie, il Ministero per le Pari Opportunità e per la Famiglia ha approvato due bandi volti a sostenere progetti capaci di offrire una risposta a queste problematiche e contrastare la povertà educativa. I bandi sono rivolti sia all’amministrazione pubblica, in particolare ai Comuni che possono partecipare sia singolarmente che attivando partnership strategiche, sia agli enti del Terzo Settore. Tra i criteri di richiesti per la presentazione dei progetti c’è una importante novità: insieme al piano finanziario devono essere indicati anche la metodologia, gli indicatori e il soggetto responsabile della valutazione di impatto sociale.
Grazie alla valutazione di impatto sociale si possono misurare i risultati generati dai progetti sui beneficiari e principali stakeholder coinvolti, sui territori e contesti di intervento.
Valutare l’impatto sociale è quindi un passaggio importante della vita di un progetto in quanto permette di riflettere sui cambiamenti innescati nelle comunità di riferimento e al contempo fornisce agli enti del Terzo Settore e ai Comuni l’opportunità di apprendere da quanto realizzato (learning) al fine orientare meglio le proprie azioni e politiche future oltrché di comunicare in maniera semplice ed efficace i risultati ottenuti.
Educare in Comune
Il bando Educare in Comune è rivolto ai Comuni italiani, i quali possono partecipare sia in forma singola che in forma associata in collaborazione con enti pubblici e privati.
Le proposte progettuali promosse dai Comuni dovranno valorizzare lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità di appartenenza, promuovendo il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti. Le proposte progettuali dovranno, inoltre, prevedere interventi e azioni in linea con gli obiettivi della Child Guarantee e dovranno essere volti a contrastare gli effetti negativi prodotti dalla pandemia su bambini e ragazzi, tenendo conto degli aspetti relativi al genere, all’età e alle provenienze culturali, nonché alle diverse abilità dei bambini e adolescenti coinvolti.
Tre sono le aree tematiche oggetto di finanziamento:
- famiglia come risorsa;
- relazione e inclusione;
- cultura, arte e ambiente.
Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a € 15 milioni. Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 50 mila o massimo di € 350 mila.
I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 12 mesi.