Quando si elabora la strategia di valutazione per un progetto o programma di sviluppo è fondamentale assicurarsi di leggere i fenomeni attraverso una “lente” più inclusiva, a prescindere dal settore di intervento e dal tema specifico affrontato. Un approccio di questo tipo permette infatti di distinguere gli effetti differenziali degli interventi sulla base di criteri trasversali quali il genere, la disabilità, l’appartenenza a minoranze o la presenza di altri fattori di vulnerabilità. Tra questi temi trasversali, il genere sta acquisendo un peso sempre maggiore, tanto che il concetto di gender mainstreaming si applica ormai a tutte le fasi di progettazione e realizzazione degli interventi.
Come integrare il gender mainstreaming nella strategia di valutazione?
Integrare la dimensione di genere nelle strategie di valutazione significa impostare l’intera strategia di valutazione in modo tale da promuovere l’uguaglianza di genere in tutte le fasi rilevanti: dalla definizione degli indicatori di output e risultato, alla preparazione degli strumenti di raccolta dati e al campionamento dei beneficiari da includere nelle attività di valutazione.
Dunque fare gender mainstreaming nelle valutazioni non significa solo comprendere cosa accade alle donne grazie alla partecipazione a un progetto, ma approfondire in che maniera l’intervento in questione contribuisca più in generale all’uguaglianza di genere, applicando quello che viene definito un approccio trasformativo.