Approfondire il legame tra la migrazione e lo sviluppo (umano) è fondamentale per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo. La mobilità umana è allo stesso tempo parte del processo di trasformazione strutturale dello sviluppo umano e un fattore che influisce su questo processo. La migrazione influisce sul benessere dei migranti e delle loro famiglie, delle comunità e delle nazioni, sia nella società di arrivo che in quella di origine. Comprendere e valutare i fattori e le condizioni che consentono o ostacolano il contributo potenzialmente positivo della migrazione allo sviluppo umano sostenibile è diventatoi infatti sempre più importante.
Questo nuovo punto di osservazione è stato integrato nell’ultimo invito a presentare proposte del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) sulle azioni transnazionali in materia di asilo, migrazione e integrazione (AMIF-2023-TF2-AG-CALL).
Il fondo FAMI è uno strumento finanziario dell’Unione Europea per potenziare le capacità degli Stati a migliorare le procedure di gestione dei flussi migratori, nonché a rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità in merito alla migrazione tra gli Stati membri, in particolare attraverso il sistema di accoglienza e il meccanismo di ricollocazione. Nell’ultimo bando, pubblicato a gennaio 2023, si chiede ai partecipanti di prevedere una strategia di monitoraggio e valutazione, basata su indicatori chiave di prestazione (KPI), sia qualitativi che quantitativi, con linee di base e obiettivi da utilizzare per monitorare l’attuazione e per valutare i risultati del progetto. Nel bando si chiede inoltre di misurare i risultati del progetto rispetto agli indicatori di prestazione del programma.
ARCO lavora da diversi anni per esplorare e sviluppare nuovi approcci e metodologie per la valutazione del benessere multidimensionale dei migranti, della loro inclusione sociale, del mainstreaming della migrazione. Il gruppo di ricerca lavora anche all’analisi dei sistemi di accoglienza dei migranti e delle loro implicazioni politiche, all’efficacia della formazione e del rafforzamento delle capacità delle autorità locali, includendo nei propri lavori una lente specifica per paese sensibile al genere.
Infatti l’approccio alle attività di valutazione e ricerca in materia di migrazione prevede:
- l’adozione di una metodologia mista per la raccolta e l’analisi dei dati, triangolando metodi e strumenti qualitativi e quantitativi;
- la partecipazione dei migranti e delle associazioni al processo, per poter cogliere la loro esperienza personale di migrazione e inclusione (valori, aspirazioni, ecc.);
- un’ampia diffusione e adozione sociale dei risultati, diffondendoli attraverso canali di comunicazione open access e open source;
- la definizione degli effetti del progetto sui beneficiari, utilizzando la metodologia partecipativa EHD (Human Development Evaluation), sviluppata dai ricercatori ARCO, che mette la persona al centro della valutazione, fornisce risultati empirici in tempi brevi e facilita la comunicazione di risultati complessi.
Tra le sfide del lavoro sulla ricerca e la valutazione si incontrano problemi legati a: acquisizione di fiducia e cooperazione, barriere linguistiche e culturali, mobilità dei migranti sul territorio, difficoltà nella gestione degli strumenti tradizionali di raccolta dei dati, ecc.
Grazie all’esperienza maturata sul campo come valutatori di progetti legati alla migrazione a livello internazionale, italiano e locale, i ricercatori di ARCO hanno elaborato strategie di mitigazione che consentono di superare questi ostacoli mantenendo le persone al centro del processo.