Ricreare a distanza l’atmosfera giusta per favorire una discussione dinamica e la partecipazione attiva di tutti si è rivelata una sfida complessa e interessante, le Virtual Focus Group Discussion sono infatti uno strumento innovativo dalle numerose potenzialità.
Le misure restrittive imposte dall’emergenza COVID-19, esplosa mentre l’Unità di Monitoraggio&Valutazione e Valutazione di Impatto era impegnata nella raccolta dati per alcuni progetti in Italia e all’estero, hanno reso necessario ri-considerare strategie valutative per rispondere alle mutate esigenze di campo. Decisi a non rinunciare all’approccio partecipativo – che valorizza molte delle nostre strategie valutative – abbiamo sperimentato lo strumento del Virtual Focus Group Discussion (VFGD), ovvero i focus group online condotti tramite piattaforme di video conferenza.
Dopo alcuni tentativi con diversi software, si è scelto di utilizzare la piattaforma ZOOM, che possiede tre caratteristiche importanti: ampia diffusione, intuitività dell’interfaccia, funzioni aggiuntive che facilitano il coinvolgimento e l’interattività. Esistono però moltissime alternative, che possono adattarsi meglio ad altre metodologie.
Ma un buon software non è sufficiente! L’esperienza ci ha insegnato che vi sono alcuni aspetti, metodologici e logistici, da tenere assolutamente in considerazione per assicurare il successo del VFGD. A partire, in particolare, dalla fase preparatoria.
Condividiamo le nostre lezioni apprese, sperando che possano facilitare nella conduzione di focus group discussion virtuali.
1. Fase preparatoria
La fase di preparazione del Virtual Focus Group Discussion è fondamentale per la sua buona riuscita, perché permette di:
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• decidere il metodo di selezione dei partecipanti,
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• definire gli obiettivi del VFGD,
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• pianificare le diverse fasi della videoconferenza,
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• predisporre gli strumenti di facilitazione e animazione del dialogo, e prevenire i piccoli problemi tecnici che potrebbero ostacolarne lo svolgimento.
Meglio limitare il numero di partecipanti, invitando al massimo 8 persone, al fine di lasciare a tutti il tempo necessario per esprimersi ed evitare tempi di attesa troppo lunghi per poter intervenire.
Va infatti considerato che il tempo d’attenzione è molto più limitato online, perché i partecipanti possono essere distratti da quello che sta succedendo attorno a loro, su cui il moderatore non ha nessun controllo. Per questo, la durata di un VFGD dovrebbe essere limitata a 90 minuti.
Al momento di scegliere la piattaforma di videoconferenza da utilizzare, è importante assicurarsi che questa permetta di visualizzare tutti i volti dei partecipanti, in modo da poter mantenere un contatto visivo costante e non perdere del tutto le informazioni rivelate dal linguaggio del corpo. Inoltre, la piattaforma deve prevedere la possibilità di condividere lo schermo del moderatore, in modo da consentire l’utilizzo di presentazioni o di altri supporti visivi utili alla facilitazione.
Per noi è stato fondamentale condividere slide di presentazione durante tutta la durata del focus group, che hanno avuto la funzione di “canovaccio”. In ogni momento, le informazioni riportate sulla presentazione chiarivano ai partecipanti il tema di discussione e ricordavano il filo logico seguito, aiutando a mantenere la concentrazione e ad evitare digressioni eccessive.
Inoltre, la presentazione può essere sfruttata anche come lavagna dove registrare commenti in tempo reale o completare schemi e tabelle, ma anche come bacheca dove attaccare i contributi di tutti in forma di post-it.