4 ottobre 2024 ARCO

L’Outcome Harvesting per valutare lo sviluppo socio-economico e l’innovazione sociale innovazione sociale generata dalle imprese sociali in aree complesse

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L’Outcome Harvesting è una metodologia efficace per valutare i progetti di sviluppo che ambiscono a promuovere le imprese sociali in contesti intricati e sfaccettati. A causa delle dinamiche socio-economiche, politiche e culturali in continua evoluzione che caratterizzano gli ambienti complessi, gli approcci di valutazione tradizionali spesso non riescono a cogliere le sfumature dei risultati di questi progetti. Nell’analisi intitolata “Using Outcome Harvesting to evaluate socio-economic development and social innovation generated by Social Enterprises in complex areas. Il caso del progetto BADAEL in Libano” Gabriele Tomei, Linda Terenzi, dell’Unità M&E e Valutazione d’Impatto, ed Enrico Testi, dell’Unità Economia Sociale e Gestione della Sostenibilità, analizzano l’esperienza del progetto Building Alternative Development Assets and Entrepreneurial Learning (BADAEL), che mirava alla creazione di imprese sociali per promuovere lo sviluppo sociale e l’innovazione sociale in alcune aree fragili del Libano.

 

Il ruolo delle imprese sociali in contesti complessi

Da molto tempo ormai, le imprese sociali possono essere interpretate come motori strategici per promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Questo ruolo è stato particolarmente enfatizzato nel contesto dei processi di sviluppo locale nei paesi del sud globale, in cui le imprese sociali agiscono da preziosi incubatori di innovazione sociale, soprattutto in tempi di crisi economica.

Inclusione, sviluppo e innovazione sono, infatti, le coordinate specifiche che definiscono la missione strategica delle imprese sociali. Una missione al centro della quale c’è la capacità delle stesse imprese di generare un impatto sociale sul territorio e presso le comunità di riferimento.

Più di recente la proliferazione del modello imprenditoriale e organizzativo delle imprese sociali in molti paesi a basso-medio reddito ha attivato processi simili, e in alcuni casi anche più significativi, di quelli registrati nei paesi a reddito più elevato. Infatti, tra i paesi del primo gruppo, la diffusa debolezza dello Stato, la mancanza di sistemi di protezione sociale e la presenza di un’economia informale diffusa (sia in termini di numero di lavoratori che di rilevanza sul PIL) assegnano alle imprese sociali un ruolo sussidiario decisivo. La loro importanza non risiede solo nella produzione interna di capitale sociale, ma anche nel funzionamento specifico di supporto strategico allo sviluppo dei territori e delle comunità in cui operano.

 

L’Outcome Harvesting

L’Outcome Harvesting (OH) è generalmente riconosciuto come un approccio qualitativo alla valutazione d’impatto e, più specificamente, è una “metodologia di valutazione utilizzata per identificare, descrivere, verificare e analizzare i cambiamenti apportati da un intervento di sviluppo”.

Questa metodologia combina altre due caratteristiche che la rendono particolarmente flessibile e adatta alla valutazione di programmi non lineari implementati in contesti complessi:

  • offre la possibilità di strutturare e quantificare costrutti di valutazione originariamente qualitativi (storie, percezioni…);
  • coinvolge attivamente i partner del progetto e gli stakeholder, promuovendo la riflessività e la responsabilizzazione degli stessi.

Nell’articolo, gli autori sostengono che adottando l’Outcome Harvesting  si ottiene una metodologia capace di raccogliere, analizzare e interpretare sistematicamente gli impatti previsti e non previsti delle iniziative di sviluppo in contesti complessi e mutevoli.

 

Progetto BADAEL in Libano

Il progetto BADAEL è stato condotto da Oxfam in collaborazione con Beyond Reform and Development (BRD), UTOPIA e Association Najdeh ed è stato finanziato dal Fondo fiduciario Madad dell’UE. Il progetto si è svolto da dicembre 2017 ad agosto 2020 nelle regioni del Libano del Nord e della Valle della Bekaa, coinvolgendo le città di Tripoli, Beddawi camp, Nahr eb Bared camp, el Minieh, Koura, Saadnayel e Jebjenine. Il progetto BADAEL mirava a contribuire alla stabilità sociale e alla resilienza della comunità coinvolgendo i membri della comunità.

Il contesto libanese è stato però caratterizzato da una moltitudine di complessità, tra cui un quadro di governance fragile, politiche fiscali insufficienti e casi prevalenti di corruzione e nepotismo. La presenza di rifugiati siriani e palestinesi ha aggiunto un ulteriore livello di difficoltà alle preesistenti difficoltà socio-economiche.

Durante l’attuazione del progetto, l’azione pianificata è stata influenza da ulteriori variabili esterne: le turbolenze politiche dell’ottobre 2019, accompagnate dai successivi sconvolgimenti socio-economici e finanziari, la volatilità dei prezzi, la svalutazione della moneta e la profonda crisi socio-sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Queste circostanze impreviste hanno imposto al gruppo operativo di escogitare soluzioni pragmatiche per superare progressivamente gli ostacoli.