Le straordinarie risorse messe a disposizione dal programma #NexGenerationEU, tradotto in Italia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), offrono un’opportunità per ripensare le politiche per l’inclusione e la coesione in senso lato. Queste risorse permettono da un lato di contrastare le ricadute sociali dovute alla pandemia da COVID-19, con particolare riferimento ai livelli di disoccupazione, povertà e deprivazione materiale, ma anche di affrontare alcuni tra i principali problemi pre-esistenti alla pandemia. Nell’articolo “Politiche e investimenti per l’inclusione e la coesione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: analisi critica dell’approccio, degli obiettivi e delle strategie d’intervento” (pubblicato sulla rivista L’Industria, edita da Il Mulino) Fabio Landini, Università di Firenze, e Andrea Ferrannini, ARCO e Università di Firenze, analizzano in modo critico l’approccio, gli obiettivi e le strategie di intervento della Missione 5 “Inclusione e Coesione” dello stesso PNRR.
La crisi generata dalla pandemia da COVID-19 ha investito l’intera struttura economica, organizzativa e occupazionale del sistema Paese in Italia, nonché quella sociale e relazionale, con riferimento alle molteplici dimensioni del benessere individuale e collettivo. In altre parole, essa ha intaccato la sfera delle libertà e opportunità personali di tutti i cittadini influenzando i processi di sviluppo umano sostenibile della nostra società.
La Missione 5 “Inclusione e coesione” ha una rilevanza fondamentale in questo contesto in quanto focalizzata direttamente sul pilastro della giustizia sociale, con riferimento ad alcune delle principali dimensioni del benessere individuale, quali l’accesso al lavoro degno e di qualità, l’accesso alla casa e la qualità dell’abitare, e l’autonomia personale. In altre parole, essa si riferisce all’espansione delle capability – opportunità e capacità, intese come libertà positive per ogni persona a cui gli individui assegnano valore per il soddisfacimento dei propri bisogni, la realizzazione delle proprie aspirazioni e la fioritura umana.
Le riflessioni formulate dagli autori dell’articolo ambiscono ad aprire la strada ad alcune possibili considerazioni propositive volte a rafforzare e migliorare l’implementazione del PNRR, in particolare nei due rami della Missione 5 dedicati alle politiche del lavoro e alle infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo Settore, negli anni a venire. Le considerazioni mirano a permettere di affrontare con maggiore efficacia alcuni problemi strutturali, più che congiunturali, del paese che hanno radici lontane grazie ad un investimento pubblico di grande portata.
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Il lavoro e le riflessioni condivise in questo articolo trovano origine nel dibattito collettivo tra una comunità di studiosi di diverse università italiane promosso dal Centro Universitario Nazionale di Economia Applicata – CiMET durante il XVIII Workshop Annuale svoltosi a Prato (Luglio 2021), durante il quale è stato possibile realizzare una rilettura e analisi critica collettiva del PNRR alla luce di un comune background disciplinare di riferimento.
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