Valutazione intermedia del progetto di conservazione delle Aree Protette in Albania
Titolo A.C.A.P. Azione Comunitaria per la Conservazione delle Aree Protette dell’Albania
Luogo Albania
Durata 2019-2020
Committente CELIM,
Contropartner locale e Partner NAPA, INCA, COSV, IUCN ECARO, Comune di Milano, ISF, Carbonsink e Kallipolis
Ente Finanziatore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)
Contesto
L’Albania è un paese ricco di biodiversità ma riscontra notevoli difficoltà nella gestione, tutela e protezione del suo patrimonio naturalistico. Negli ultimi anni, in seguito alle pressioni internazionali e alla crescente attenzione per i temi ambientali, sono stati effettuati numerosi interventi, tra cui la preparazione di Rete Natura 2000 per allineare le politiche di protezione albanesi a quelle europee.
Il progetto, A.C.A.P. mira a contribuire alla tutela delle Aree Protette dell’Albania come definito dalla NAPA – National Agency of Protected Areas nel Programma Strategico di Breve e Medio termine 2015-2020. In particolare, mira a rafforzare le misure di gestione e conservazione del Parco Nazionale di Llogara (Municiplità di Valona), del Paesaggio Protetto di Vjosa-Narta (Municiplità di Valona), del Parco Nazionale del Monte Tomorri (Municipalità di Berat, Skrapar, Poliçan), del Parco Nazionale di Bredhi I Hotoves-Dangelli (Municipalità di Permet e Kelcyre), e delle relative zone limitrofe. Il progetto punta inoltre a migliorare la governance delle Aree Protette; aumentare le capacità infrastrutturali, gestionali e tecniche delle RAPA – Agenzie locali delle Aree Protette; ridurre l’impatto delle comunità locali residenti nelle Aree Protette e zone limitrofe e a sensibilizzare la popolazione locale ai temi ambientali attraverso attività di consapevolezza nelle scuole, sul territorio (con pannelli informativi) e attraverso campagne di informazione.
Obiettivo Generale
La valutazione intermedia del progetto A.C.A.P., condotta dai Ricercatori di ARCO, intende indagare quanto raggiunto nei primi 18 mesi di progetto in termini di risultati attesi e obiettivi specifici, oltre che riconoscere i punti di forza, debolezza, opportunità e minacce relativamente al progetto nel suo insieme. Infine mira a formulare le necessarie raccomandazioni per migliorare l’efficacia futura dell’intervento.
Cosa abbiamo fatto?
Il grado di complessità ed eterogeneità delle azioni progettuali ha reso necessario disegnare la metodologia di valutazione in modo tale da cogliere i cambiamenti innescati nei principali stakeholder e nei beneficiari, privilegiando dunque una metodologia partecipativa e qualitativa, combinata alla desk analysis dei documenti prodotti nell’ambito del progetto e alle visite sul campo, per comprendere e verificare quanto realizzato.
I Ricercatori di ARCO hanno condotto una missione sul campo di circa due settimane durante la quale hanno potuto intervistare e incontrare vari stakeholder tra cui i coordinatori di progetto e di attività, partner, enti locali, e un campione di beneficiari.
La valutazione intermedia realizzata è incentrata su tre componenti metodologiche:
- L’analisi del raggiungimento degli indicatori di output e di risultato rispetto ai target
- L’uso di metodi qualitativi e quantitativi per la raccolta e l’analisi dei dati
- L’approccio partecipativo e il diretto coinvolgimento degli stakeholder.
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