Valutazione finale del progetto WEGO2 che promuove l’empowerment eocnomico delle donne vittime di violenza

Titolo   WeGo2- “Building economic independence: the way out of intimate partner violence (IPV)”

Luogo Italy, Bulgaria, Greece and Spain

Durata 2018 – 2020

Capofila Action Aid Italia

Partners Center for Sustainable Communities Development (CSCD-BG), Institute for Social Research (IRS-IT), Rel.Azioni Positive Cooperative (IT), SURT Foundation (ES), Women’s Center of Karditsa (WCK, GR

Ente finanziatore Rights, Equality and Citizenship Programme of the European Union

 

Contesto

La violenza contro le donne è ampiamente diffusa in Europa e l’aumento della violenza domestica (intimate partner violence IPV) è allarmante. Secondo l’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, quasi una donna su quattro subisce violenza fisica e / o sessuale dal proprio partner. Le cause della violenza sono spesso correlate alla crescita della povertà, alla dipendenza economica e alla discriminazione di genere.

La mancanza di indipendenza economica delle donne è una delle principali sfide che si trovano ad affrontare al momento del distacco dal partner violento o maltrattante. Un problema a cui è difficile porre rimedio se si prende in considerazione la sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro sia nei ruoli manageriali che a livello occupazionale generale. Nell’ambito della violenza di genere, l’empowerment economico è riconosciuto come un fattore chiave per lo scardinamento dei rapporti di poteri che perpetuano la prevaricazione sia sul piano personale che strutturale.  L’empowerment economico risulta dunque fondamentale sia per la fuoriuscita definitiva dalle situazioni di violenza e la prevenzione dalle stesse, che la promozione, su ampio spettro, di un assetto sociale più equo e inclusivo.

Il progetto WEGO2 è la continuazione e lo scale up del progetto WEGO!, implementato tra il 2016 e il 2018 il cui principale focus verteva sul rafforzamento dei servizi di supporto dedicati alle donne che avevano intrapreso l’allontanamento dal partner violento o maltrattante. Tra le attività del progetto, spiccava lo sviluppo e la promozione di un kit di strumenti per la formazione ed il rafforzamento delle capacità dei centri antiviolenza (CAV) e degli operatori del settore nel promuovere l’empowerment socio-economico delle donne da loro supportate

In WEGO2, i partner si sono concentrati sull’ampliamento delle reti sociali delle donne vittime di violenza e sul loro accesso al mercato del lavoro, oltre che sul rafforzamento e l’ampliamento dei sistemi di supporto locale, sia tramite il consolidamento delle competenze di centri ed operatori, che tramite azioni volte ad incrementare la sensibilità ed il coinvolgimento di attori pubblici e privati  nella creazione di ecosistemi locali in grado di promuovere efficacemente l’empowerment socio economico delle donne vittime di violenza. Cruciali, sotto questo versante, sono stati sia il lavoro con le istituzioni locali per la formalizzazione di Protocolli Territoriali dedicati, che le iniziative di sensibilizzazione e job-matching svolte in collaborazione con imprese profit.

I due progetti saranno seguiti da una terza edizione (WeGo3) tramite la quale si ambisce a rafforzare l’efficacia delle reti locali nel promuovere l’indipendenza socioeconomica delle donne sopravvissute alla violenza domestica, progettando e adottando politiche del lavoro in grado di rispondere alle esigenze delle stesse.

 

Obbiettivo Generale

Il progetto WeGo2 mira quindi a sostenere l’empowerment socio-economico delle donne sopravvissute alla violenza domestica rafforzando i sistemi di supporto locali, nazionali ed europei e la cooperazione multi-livello di attori pubblici e privati. .

ARCO ha condotto la valutazione finale per valutare quanto efficacemente il progetto abbia raggiunto i suoi target e obiettivi, e l’impatto sociale generato dalle sue attività. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’identificazione dei cambiamenti innescati, mediante l’utilizzo del framework di valutazione dell’empowerment recentemente sviluppato da Action Aid Italia.

 

Cosa abbiamo fatto?

La valutazione è stata effettuata tramite:

  • L’analisi documentale delle informazioni quantitative raccolte durante il progetto
  • L’uso di metodologie qualitative e partecipative per includere i principali stakeholder nelle attività di valutazione.

Viste le restrizioni imposte dalla pandemia globale, il processo di raccolta dati della valutazione finale, che doveva svolgersi in tutti e 4 i paesi coinvolti dal progetto,  è stato effettuato da remoto attraverso piattaforme di interazione digitale.

Durante l’intero processo, i ricercatori hanno esplorato e implementato nuovi approcci per condurre discussioni di focus group partecipative, sviluppando strumenti innovativi ed efficaci che hanno permesso di mantenere le percezioni dei beneficiari e delle parti interessate al centro del processo di valutazione.

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