1 ottobre 2024 ARCO

Rendicontazione di Sostenibilità: cosa c’è da sapere?

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L’impatto sulle comunità e sui territori generato dalle aziende è sempre più sotto i riflettori per effetto di una crescente domanda di trasparenza sulle informazioni non finanziarie. Il valore di un’azienda, ormai, non viene determinato unicamente dalla sua performance economica ma anche dai suoi impatti ambientale e sociale. In questo senso, la rendicontazione di sostenibilità offre un’opportunità di parlare della propria attiva inserendola in un contesto più ampio. Coinvolgendo gli stakeholder, definendo gli obiettivi di sostenibilità e adeguandosi agli standard internazionali, le aziende possono restituire una panoramica più approfondita delle proprie attività, dei propri valori e del proprio modello di governance. In questo modo, il report di sostenibilità non è solo un obbligo normativo, ma diventa un’opportunità per migliorare la pianificazione dell’organizzazione, includendo sostenibilità, efficienza ed efficacia.

La rendicontazione di sostenibilità

La rendicontazione di sostenibilità, nota anche come reportistica non finanziaria o ESG (Environmental, Social, Governance) reporting, mira a fornire un maggior numero di informazioni sulle attività delle organizzazioni rispetto ai tradizionali rapporti finanziari. I Report di Sostenibilità, infatti, includono descrizioni e informazioni approfondite sugli impatti ambientali, economici e sociali generati dalle attività quotidiane delle aziende.
L’importanza crescente che si da a questo tipo di rendicontazione è sottolineata anche dalle diverse iniziative, varate a livello europeo, tra cui la promozione della finanza a impatto e degli investimenti ESG. A questi sono seguite diverse direttive che mirano a inquadrare le imprese europee in questa cornice. Entrando nel dettaglio, le direttive di riferimento sono:

1. La Direttiva UE 2014/95 sulla divulgazione di informazioni non finanziarie;
2. Il Regolamento europeo 2019/2088 – Sustainable Finance Disclosure Regulation – SFDR
3. La Tassonomia UE
4. La Direttiva UE 2022/2464 – Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD
5. La Direttiva UE 2024/1760 – Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDDD

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)

Con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) si richiede alle aziende di integrare la sostenibilità nelle loro operazioni e strategie attraverso la redazione di Dichiarazioni di Sostenibilità. La CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023. Il 6 settembre 2024 è stato pubblicato in Italia il decreto legislativo n. 125 che la attua e il provvedimento è entrato in vigore il 25 settembre 2024.

La normativa prevede un’implementazione graduale: si devono adeguare alle richieste entro il 2025 le grandi società di interesse pubblico, entro il 2029 le società Non-UE operanti sui territori degli Stati membri. La direttiva richiede, inoltre, che le aziende forniscano agli stakeholder la possibilità di accedere a informazioni complete e realistiche, promuovendo la trasparenza, la comparabilità e l’obbligo di assurance esterna. .

La CSRD riguarda le grandi, piccole e medie imprese quotate e si pone l’obiettivo di valutarne le performance in termini ESG, incoraggiandole a sviluppare un approccio responsabile all’attività imprenditoriale, migliorando la qualità e l’affidabilità delle informazioni divulgate.

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Le novità principali della direttiva sono:

  • Collocazione della rendicontazione all’interno della Relazione sulla Gestione;
  • Introduzione del concetto di doppia materialità;
  • Unico standard di rendicontazione (ESRS – European Sustainability Reporting Standard) e digitalizzazione;
  • Obbligo di assurance (limited assurance fino al 2028) per verificare la conformità della rendicontazione con gli standard ESRS.

Le normative sopra descritte stanno rendendo la rendicontazione di sostenibilità un obbligo per molte aziende. Tuttavia, anche per le aziende non obbligate, ci sono numerosi vantaggi nel produrre volontariamente questi report, tra cui:

  • Miglioramento della reputazione aziendale
  • Maggiore fiducia degli stakeholder
  • Vantaggio competitivo sul mercato
  • Migliore gestione dei rischi ESG
  • Riconoscere le performance ESG e sviluppare una strategia aziendale di conseguenza
  • Attrazione di finanziamenti
  • Reputazione e posizionamento sul mercato dimostrando agli stakeholder la capacità di generare valore, evitare impatti negativi e massimizzare effetti positivi

Come redigere un Report di sostenibilità?

La redazione di un Report di Sostenibilità richiede una profonda conoscenza degli standard di riferimento, strumenti essenziali per garantire comparabilità, ridurre la divulgazione selettiva e il rischio di informazioni fuorvianti. Questi standard fungono da base comune per la comprensione delle organizzazioni, delle loro attività e del loro sistema di relazioni.

Con l’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) sono diventati il riferimento principale, affiancando i già noti standard GRI. Entrambi seguono lo schema dei criteri Environmental, Social, and Governance (ESG), un paradigma a tre livelli che analizza gli impatti aziendali su ambiente, società e governance.

Gli standards ESRS

I criteri ESG si pongono come strumenti strategici per offrire agli stakeholder una base informativa completa per valutare rischi e opportunità dell’impresa, dopo un’attenta analisi interna. Essi consentono una visione olistica dell’impresa, superando la mera analisi finanziaria e abbracciando una prospettiva di sostenibilità a lungo termine.
Il reporting di sostenibilità, dunque, non è una mera compilazione di informazioni, ma un processo circolare che parte dall’analisi introspettiva dell’organizzazione sui tre livelli ESG per giungere alla costruzione di una strategia che incorpori la sostenibilità nell’intera catena del valore e nel processo decisionale.

In questa ottica, il coinvolgimento degli stakeholder diventa imprescindibile. L’approccio di ARCO promuove l’adozione di metodi partecipativi per affermare una pratica di reporting in sinergia con gli stakeholder chiave dell’organizzazione.

ARCO, attraverso la sua unità di Economia Sociale & Gestione della Sostenibilità, offre supporto specializzato per accompagnare imprese e organizzazioni verso l’elaborazione di una strategia di sostenibilità conforme agli obblighi rendicontativi, prendendo in considerazione le caratteristiche uniche delle organizzazioni.
Scrivi a info@arcolab.org per avere maggiori informazioni!

3 obiettivi dell’accompagnamento:

  1. Formare e accompagnare riguardo i temi di sostenibilità e come essi si integrano nella strategia aziendale
  2. Facilitare di un’analisi interna approfondita e supporto nella definizione di nuovi obiettivi sostenibili
  3.  Creare uno strumento di comunicazione efficace per la divulgazione

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